Il sistema ortofrutticolo regionale: un modello per i progetti ambientali delle Nazioni Unite

La prima settimana di settembre, un gruppo di referenti istituzionali turchi provenenti da Antalya ed Ankara sarà impegnato nello studio del sistema ortofrutticolo emiliano -romagnolo che con i suoi mercati, centri di assistenza e progetti regionali è da ritenere un esempio di eccellenza a livello internazionale. L’iniziativa è promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) all’interno di uno dei progetti finalizzati all’eliminazione dei gas nocivi all’ozono, usati tradizionalmente nel terreno e banditi dal Protocollo di Montreal (trattato internazionale volto ad eliminare dal commercio le sostanze che distruggono lo strato di ozono atmosferico).
Oggetto della missione è comprendere come il settore ortofrutticolo emiliano – romagnolo affronta la questione “ambientale” e in particolare quali tecnologie e sistema organizzativo adotta a supporto. La continua ricerca per introdurre innovazione, la riduzione del volume di antiparassitari utilizzati, il numero consistente di analisi condotte volontariamente e dal servizio pubblico dimostrano un’attenzione complessiva che ha pochi riscontri in Italia come all’estero.
Onemedit, società specializzata in progetti di internazionalizzazione d’impresa, ha ricevuto l’incarico della completa organizzazione del tour. La delegazione turca è costituita da: Dr. Abdullah ÜNLÜ, direttore del dipartimento per la protezione delle piante del BATEM (Bati Akdeniz Agricultural Research Insitute); Mehmet Öten, vice direttore del BATEM; Haluk Tokgöz, direttore del dipartimento alimentare del BATEM; Dr. Ahmet Aslan, vice direttore del Direttorato generale per la protezione ed il controllo di Ankara.
Il programma prevede la visita a CAAB, CSO di Ferrara, Servizio Fitosanitario Regionale, Associazione italiane sementi, APO oltre che un incontro con i responsabili dello SPRINT della regione Emilia Romagna che attraverso alcuni progetti, sta promuovendo la collaborazione tra il sistema economico regionale e quello turco.
“Abbiamo pensato all’Emilia Romagna perché il suo modello di integrazione pubblico privato nell’ applicazione del concetto di sostenibilità ambientale nel settore dell’orto-frutta è all’avanguardia e perché abbiamo ritenuto che questa iniziativa potesse integrarsi con le iniziative che la Regione Emilia Romagna sta portando avanti con la Turchia nell’interesse delle imprese di casa nostra”, dichiara Paolo Beltrami, General Manager di Onemedit.

Per informazioni:
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